Restaurato il pannello e la struttura della palina della Chiesa e convento di Santa Maria della Stella, già dell’ordine della clarisse francescane cappuccine.

Restaurata la Palina dedicata alla Chiesa e convento di Santa Maria della Stella. Usurata dal tempo, la nostra associazione ha provveduto alla sistemazione e rifacimento del pannello dedicato alla descrizione della storia dell’ importante edificio religioso della città.

CHIESA E CONVENTO DI SANTA MARIA DELLA STELLA – già dell’ordine della clarisse francescane cappuccine (1585 – 1588)

La chiesa presenta una pianta tipica delle chiese conventuali del tardo cinquecento, a navata unica con cappella laterale e ampio coro; la facciata simile per impostazione a quella della chiesa conventuale di San Francesco di Paola è inquadrata da due lesene con capitelli corinzi in stucco e chiusa da un aggettante timpano su cui si impostano ai lati due piccoli campanili. L’interno è dominato dal barocco altare maggiore in legno dorato e argentato unico esemplare presente in città, alle spalle della tela dell’Assunta – intervallata da tre cappelle per lato in stucco e da paraste, sormontate da capitelli tardobarocchi di ordine composito realizzati in stucco. Sull’aggettante trabeazione, che percorre la navata e il presbiterio, s’imposta perimetralmente una controsoffittatura a botte lunettata, la cui superficie, scandita da piatte costolonature scanalate, è abbellita da tracce di vecchi affreschi con decorazioni fitomorfe, e da dipinti realizzati negli anni ’50 – ’60 dal pittore catanzarese allievo di Garibaldi Gariani, Guido Parentela. Le sei cappelle laterali oltre a presentare gli archi decorati in chiave da teste di angeli in stucco conservano gli originali fastigi, chiara opera di maestranze calabresi del tardo rinascimento, realizzati e scolpiti completamente in legno, e successivamente dorati, secondo il gusto dell’epoca e la tradizione delle chiese cappuccine. All’interno di ogni fastigio sono custodite seti tele raffiguranti: San Michele Arcangelo, la Deposizione, L’Immacolata, San Francesco che riceve le stimmate, La Presentazione di Gesù al Tempio, La Madonna del Rosario. All’interno sono custodite inoltre una statua napoletana di San Giuseppe del XVII secolo, un organo in legno decorato da serti di rose e realizzato a Napoli nel 1774 da Nicola Mancini e la statua sette-ottocentesca della Santa Badessa Benedettina Burgundofara più comunemente conosciuta come Santa Fara, la Santa delle Divina Provvidenza.

Interno chiesa della Stella
palina prima dei lavori

Palina Oggi